La cosmesi è probabilmente antica quanto l’Umanità” – Renè König

 

Sfatiamo un mito: la cosmesi non si limita alla mera cura esteriore, perché quando si cura l’aspetto estetico si coltiva anche la bellezza interiore.

All’interno del grande cappello della cosmesi vi sono due settori differenti e complementari al tempo stesso: il make-up e la skin care. Entrambi poggiano sulla ricerca scientifica meticolosa, che prende forma nei laboratori universitari.

COSMESI E TRADUZIONE: DUE MONDI CHE SI INCROCIANO

Cosmesi e Traduzione: Due mondi che si incrociano – Qontent Blog

Le figure professionali, che svolgono la ricerca in questo settore, si assumono la responsabilità di far funzionare gli elementi compositivi, creando formulazioni innovative, efficaci, e soprattutto al passo coi tempi e concorrenziali sul mercato.

Intrinsecamente legata alla scienza e altamente innovativa, l’industria cosmetica investe risorse cospicue in ricerca e sviluppo. Le aziende del settore spendono a livello europeo tra l’1,5% e il 4,5% del fatturato annuo in ricerca e innovazione: in Italia gli investimenti salgono al 6%. Un valore ben al di sopra anche della media degli altri settori manifatturieri italiani, che investono in media il 4%.

IL MARKETING NELLA COSMESI: LA COMUNICAZIONE STRATEGICA DEL PRODOTTO ATTRAVERSO LA TRADUZIONE 

Il mondo della cosmesi e della traduzione coesistono e si intersecano su un punto focale comune e fondamentale: la cultura. Il settore della cura estetica, che si tratti di make-up o skin care, non è altro che la rappresentazione di un ideale di bellezza che esprime il mind set culturale del Paese a cui fa riferimento. La traduzione, allo stesso modo, è l’espressione di un messaggio veicolato in lingue diverse e sottende la comunicazione di culture diverse.

Pertanto, è importante trasmettere lo stesso impatto del claim del prodotto cosmetico, traducendone non solo la composizione, ma anche e soprattutto l’obiettivo della comunicazione. Un fattore da tenere in considerazione sono le normative che regolano l’importazione dei prodotti in base al loro INCI e, ad esempio, alla policy del cruelty free, se destinati all’Europa o all’Asia.

Localizzare correttamente il marketing dell’industria cosmetica significa non solo conoscere la corretta nomenclatura, ma anche in profondità la cultura di destinazione e del settore in cui si opera. Occorre inoltre la chiara consapevolezza che una traduzione professionale del materiale marketing di un’azienda cosmetica attraversa un sottile filo che traccia il confine tra descrizione scientifica e narrazione del prodotto.

La comunicazione marketing di un prodotto cosmetico è, quindi, sostanzialmente diversa in base al Paese di destinazione, ad esempio se è destinata all’India deve porre l’accento su un concept di bellezza strettamente connesso al make up, se invece è destinata alla Corea del Sud darà maggiore rilevanza alla skin care.

Per questo motivo, è di importanza cruciale affidarsi a società di traduzioni con un’ampia esperienza nel settore, che abbiano il know-how indispensabile per supportare le aziende cosmetiche operanti nel mercato globale.

Valentina Coppola

 

 

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